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Cattedrale Maria Santissima Annunziata - sec. VII-XI

Risale originariamente ai secoli VII – XI. In questo luogo di culto sorgeva un’ antica chiesa detta S. Maria de Nerito queste antiche fondamenta furono scoperte durante i lavori di restauro effettuati a cavallo tra il XIX e il XX secolo sotto l’episcopato di Giuseppe Ricciardi (1888-1908).  Con la conquista normanna della città, avvenuta nel 1055 si segnò la fine dell’influenza bizantina, e i monaci Basiliani vennero lentamente sostituiti dai Benedettini, ai quali furono affidati il monastero e la chiesa.  Fu infatti nel 1080 che il conte normanno Goffredo fece ricostruire sui resti della preesistente chiesa basiliana, una nuova chiesa. Qualche anno dopo, per decisione di Urbano II, venne istituita l’abbazia benedettina e la chiesa venne dedicata a Maria SS. Assunta.

 Solo qualche secolo dopo, nel 1413 sotto il pontificato dell’antipapa Giovanni XXIII, Nardó divenne sede vescovile. Nel corso dei secoli la chiesa ha subito diverse opere di rimaneggiamento, anche radicali, che ne hanno modificato l’originaria impostazione architettonica.

La facciata e parte dell’interno, fu riedificato nel '700, al tempo del vescovo Sanfelice e per questo prese un carattere neoclassico.  

È una basilica a tre navate, di cui la centrale ha il lato destro con archi a tutto sesto dell'epoca Normanna (XI sec.) il sinistro, ad archi a sesto acuto, fu rifatto insieme all'abside al tempo degli Svevi (fine XII sec.). I sei pilastri che sorreggono l'edificio sono abbelliti da coppie di semicolonne sormontate da capitelli corinzi, in pietra leccese. La  copertura è costituita da capriate in travi di legno di larice.   La chiesa è divenuta monumento nazionale dal 1980.



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