Chiesa di San Michele Arcangelo
Costruita nel corso degli anni settanta del Settecento, ma consacrata solo nel 1826, la Chiesa di San Michele Arcangelo è la più grande di Castel Madama e venne eretta su un progetto dell’architetto romano Pompeo Schiantarelli.
L’edificio di culto è stato realizzato nell’area dove anticamente sorgeva l’eremo dedicato a San Michele, del quale si hanno tracce già a partire dall’XI secolo.
La facciata, in stile classico rinascimentale, si caratterizza per una maestosa cupola, che misura 18 metri di diametro e 35 di altezza, che sormonta tutta la pianta a forma di croce greca con i bracci laterali limitati e con un’ampia cupola sorretta da alte lesene e colonne con capitelli compositi.
L’interno della chiesa è movimentato nelle sue pareti squadrate ad ottagono che si fondono con la cupola. Sull’altare maggiore è custodita la tela che raffigura l’Arcangelo guerriero che, con la spada sguainata, minaccia il demonio che calca col piede, opera del pittore tedesco Hardtmuth e copia fedele del San Michele Arcangelo realizzato da Guido Reni nel 1635 e conservata nella chiesa di Santa Maria della Concezione a Roma.
Otto sono gli altari laterali, nella parte destra della chiesa troviamo quelli dedicati alla Beata Vergine Maria di Guadalupe, a seguire la nicchia che ospita la “macchina” di San Michele Arcangelo, risalente al XIX secolo, che ogni anno nelle due feste patronali di maggio e settembre viene portata in processione dalla Confraternita del SS. Sacramento.
L’altare successivo è quello di San Francesco di Paola, poi quello della Madonna col Bambino.
Nella parte sinistra invece troviamo la Cappella del Sacro Cuore, a seguire quella di San Biagio e Sant’Antonio Abate, con i due santi e al centro sopra di loro la Vergine con il Bambino sorretta da due angeli. A seguire possiamo ammirare la cappella della Vergine del Rosario, ed infine l’altare dedicato al Santissimo Crocifisso.
Inoltre è possibile ammirare sopra l’entrata secondaria della chiesa l’effigie in gesso policromo di Sant’Ignazio di Loyola. La lapide sottostante spiega il perché della presenza dell’effigie del Santo ricordando l’episodio della pace tra castellani e tiburtini, pace avuta grazie all’intervento del Santo nel 1548.
Indirizzo: Via Vulpiani
00024 - Castel Madama (Rm)
Tel: 0774 448306
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