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Una passeggiata per Canosa di Puglia

Canosa di Puglia

Visitiamo Canosa, un importante centro sulle ultime propaggini delle Murge settentrionali, città dauna, Canusium divenne nel IV secolo a.C. il centro più fiorente di lana pregiata e di vasi a figurazioni policrome. Passata ai Romani, divenne capoluogo della Puglia (IV secolo). Dopo aver subito le invasioni barbariche, fu un presidio normanno e angioino. Può vantare anche una particolare tradizione gastronomica improntata sulle usanze contadine e mediterranee.
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immagine della tappa a Cattedrale di San Sabino

Immagine di Cattedrale di San Sabino In posizione dominante si ergono le vestigia del castello turrito, sul luogo dell’acropoli romana. La Cattedrale di S. Sabino fu eretta nel corso dell’anno Mille e più volte rimaneggiata. Il grandioso interno basilicale custodisce il pergamo, il trono vescovile (XI secolo) e il mausoleo sepolcrale del principe Boemondo, morto nel 1111. Di grande rilievo è la porta bronzea con decorazione scultorea di Ruggero di Melfi (XII secolo).

immagine della tappa b Gli Ipogei

Immagine di Gli Ipogei Nella zona degli Ipogei si trovano tre tombe di età ellenistica (IV-III secolo a.C.). La più vasta, detta Lagrasta, è formata da un corridoio e da nove celle decorate. Interessante è anche l’ipogeo del Cerbero.
Nel Palazzo Casieri ha sede il museo civico. Vi sono conservati numerosi reperti archeologici: corredi funerari (V-III secolo a.C.), ceramica di Gnathia, rilievi e armi.

immagine della tappa c Rovine romane

Immagine di Rovine romane

Poco fuori dell’abitato, seguendo la strada che conduce a Cerignola, costeggiata dai resti di grandi sepolcri romani, si trova l’arco romano, detto Porta Marrone, ad arcata unica, che attraversava l’antica Via Traiana. Sul lato opposto si trova il ponte romano sull’Ofanto, a cinque arcate, risalente all’età traianea. Ai margini della cittadina si trovano le rovine della Basilica paleocristiana di S. Leucio, costruzione a pianta centrale che venne eretta nel V-VI secolo su un antico tempio italico. Grande interesse hanno i capitelli figurati e il pavimento musivo.
Prima di lasciare Canosa, consigliamo di assaggiare i prodotti a base di farina di grano arso (in dialetto pugliese gren iars): una farina scura ottenuta dal grano recuperato dopo la bruciatura delle stoppie che segue la mietitura. I prodotti più originali e conosciuti che si ottengono mischiando in parti uguali farina bianca e farina di grano arso sono gli strascinati (in dialetto strasc-net) particolari orecchiette e il pane a prosciutto (in dialetto ppen a prusutt) un pane scuro variegato di bianco.

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Commenti e suggerimenti dei visitatori:

giosy20/02/2014 00:22

Un itinerario emozionante, anche solo da vedere attraverso queste bellissime foto!