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Magna Grecia, Murgia e Gravina

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Magna Grecia Murgia e Gravina, Dove le rocce raccontano la storia

Gravina in Puglia
Chiesa di San Michele delle Grotte

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Castellana Grotte
Grotte di Castellana

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Gravina in Puglia
Gravina sotterranea

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Taranto
Basilica di San Cataldo

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Taranto
Castello Aragonese

"Magna Grecia, Murgia e Gravina": i comuni

Lo splendido territorio dell’antica Magna Grecia pugliese è immerso nella natura della Murgia, l’altopiano roccioso dolce ed impervio della Puglia centrale che affonda le radici nei paesaggi di caccia di Federico II.
L’intero territorio presenta ancora molte testimonianze del passato come l’antica Via Appia che congiungeva Roma a Brindisi, toccando i centri di Gravina, Altamura e Laterza, spaziando oltre i millenni con l’età storica della Magna Grecia di Pitagora.
Qui la pietra è la protagonista assoluta con i crepacci profondi e le grotte naturali, come le Grotte di Castellana, che evocano i paesaggi dei gran canyon americani.
Su un burrone si affaccia Gravina in Puglia, sede del Parco Nazionale dell’Alta Murgia dove, tra le tante chiese rupestri, da vedere è sicuramente la Chiesa di San Michele.
Altamura è famosa per le orme di dinosauri, oltre trecentomila, mentre a cavallo si può percorrere l’Ippovia dei Trulli e della Murgia e arrivare a Cassano delle Murge. A sud, nel Parco delle Gravine che circonda il Golfo di Taranto, Laterza è il canyon più grande d’Europa con la sua lunghezza di 12 chilometri, mentre a Mottola molto suggestiva è la Cripta di San Nicola.
Splendida è la campagna che circonda Crispiano, il paese delle cento masserie, mentre a Castellaneta Marina molto suggestivi sono i boschi di pini di Aleppo che delimitano spiagge bianchissime e mare cristallino. Proseguendo si arriva a Taranto, antica capitale della Magna Grecia, per poi giungere a Grottaglie dove è molto piacevole passeggiare nel quartiere delle ceramiche, famose in tutto il mondo.

Cucina

La Terra jonica ha centinaia di specialità gastronomiche e un’infinità di gustosissimi prodotti tipici che potrebbe essere da sole la motivazione di un viaggio in Puglia, spinto dal desiderio di conoscere e gustare la sua cucina nelle mille piccole trattorie che si incontrano in ogni paesino, dove la gastronomia la fa da padrone con l’uso di prodotti agricoli tipici come i legumi e l'olio d'oliva e verdure come i pomodori secchi, le melanzane e le zucchine.
Profumi inconfondibili come quelli del pane che assume forme e consistenze diverse in ogni borgo, sapori e colori di materie prime che da millenni si identificano con il sole della Puglia, tutto questo può essere scoperto attraverso le Strade del Vino e le strade dell'Olio, dei percorsi all’interno di cantine visitabili, vigneti, frantoi ipogei, ristoranti tipici e botteghe di artigianato, per assaggiare i prodotti tra le bellezze dell'ambiente naturale.

ALTAMURA
La cucina di Altamura offre molti piatti unici nel loro genere, primo fra tutti il pane che ha ricevuto la Denominazione di Origine Protetta. Si tratta di un pane ottenuto mescolando la semola rimacinata di grano duro con acqua e lievito naturale e viene cotto all'alba, rispettando le antiche tradizioni, nei forni a legna.
Tra i piatti tipici preparati con il pane bisogna ricordare la ciallédde, preparata con pane di Altamura raffermo al quale vengono aggiunti pomodori, cipolla, uno spicchio di aglio, cime di rape precedentemente bollite e olive, con l'aggiunta, a crudo, di un filo d'olio extravergine di oliva. Un altro piatto tipico è “u puène quétte” (pan cotto) preparato facendo bollire direttamente in acqua salata il pane con verdure di stagione: il tutto spolverato con formaggio, meglio se pecorino murgiano.
Molto buoni sono anche u cutturidde e la pecora alla rezzaule, due importanti piatti tipici del territorio di Altamura, entrambi a base di carne di ovino: il primo è un lesso di agnello e varie erbe selvatiche, come il finocchietto selvatico e i piselli, mentre la pèchere alla rezzaule è carne di pecora con aromi e verdure selvatiche murgiane cotta molto lentamente in anfore di terracotta e in forno a legna.
A fine pasto, da non perdere è poi un bicchierino di Padre Peppe, liquore prodotto per la prima volta da un frate cappuccino agli inizi del XIX secolo, oggi il più importante fra i liquori altamurani.

la cucina in magna grecia
 

TARANTO
I ristoranti tradizionali della città di Taranto offrono una cucina che combina i frutti di mare con i prodotti della terra, conditi con l'ottimo olio extravergine di oliva tarantino, l’olio Terre Tarentine DOP.
Piatti tipici come i cavatelli con le cozze, il risotto ai frutti di mare, il polpo ed il pesce alla griglia sono accompagnati da ortaggi crudi o cucinati nei modi più vari come i pomodori, i peperoni, le melanzane, i carciofi e i legumi.
Da non dimenticare le orecchiette a Taranto chiamate chiangarèdde condite con le cime di rapa o con il sugo di braciole di cavallo, nonché le mozzarelle, le burrate e le provole fresche, o i fegatidde e gli gnumaridde alla brace, accompagnati con i vini del territorio come l’Aleatico di Puglia DOC.
Arance, mandarini, clementine del Golfo di Taranto IGP, uva, fichi e angurie non mancano mai sulle tavole imbandite, così come i dolci di miele e in pasta di mandorle, o le più tipiche carteddàte, sannacchiùdere e pettole, preparate nell'occasione di particolari festività o ricorrenze.

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GIOIA DEL COLLE
Uno dei vini DOC più famosi della Puglia prende il nome dal piccolo centro di Gioia del Colle, il cui territorio intorno al paese vede la presenza di ulivi e viti, piante presenti nell'area fin dall'antichità, sapientemente coltivate, con le tipologie Rosso, Rosato, Primitivo e Aleatico Dolce e Liquoroso.

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ACQUAVIVA DELLE FONTI
Ad Acquaviva delle Fonti è giunta alla sua XIII edizione, a luglio, la Festa della Cipolla rossa, uno dei più tipici prodotti pugliesi.
Originale con la sua forma piatta, la cipolla rossa è un disco che può raggiungere e superare i 500 g di peso e che si caratterizza per la sua dolcezza.
Durante la sagra la cipolla rossa può essere gustata in vari modi, primo fra tutti nel famoso calzone, ricetta tipica delle famiglie di Acquaviva.

MOTTOLA
La cucina di Mottola risente molto della posizione geografica in cui si trova con le influenze culinarie di tutte le province circostanti. I piatti storici di questo paese sono le minestre di legumi cotte in tegami di terracotta chiamate pignate e le fave cotte a zuppa, oppure essiccate e poi cotte per ricavarne una deliziosa purea da accompagnare con verdure selvatiche o con olive e peperoni fritti.
Il piatto tipico domenicale è il sugo di carne fatto con le braciole di cavallo o di asino, utilizzato poi per condire le orecchiette.
Un tipico formato di pasta sono i cavatelli che, insieme alle orecchiette, vengono fatti a mano con un impasto di farina di semola e acqua tiepida, e possono essere condite con il cavolo e il pane grattugiato rosolato nell'olio d'oliva (mùgnele e meddìchele) o con le più famose cime di rapa, insaporite da un soffritto di olio peperoncino e acciughe sotto sale.
Nel periodo natalizio e pasquale sono presenti molte preparazioni tipiche come li scartagghiête, sottili strisce di un impasto all'olio che vengono arrotolate, fritte e poi insaporite con miele ai mille fiori. Con lo stesso impasto vengono create delle palline, che vengono anche esse fritte e poi condite, chiamate purcîdde.
Altri dolci tipici del Natale sono i biscotti chiamati bastoni di S. Giuseppe e le pettole zuccherate, ma ottime sono anche le focaccine fritte su cui viene spalmata una ricotta fermentata chiamata recòtta fòrte.
I dolci tipici della Pasqua sono invece i taralli, ricoperti da una glassa di zucchero e succo di limone: lu sceléppe.

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GRAVINA IN PUGLIA
I prodotti tipici di Gravina in Puglia sono pietanze che rappresentano un'affinità con la flora dell’Alta Murgia che offre una vasta gamma di verdure selvatiche autoctone che caratterizzano la cucina gravinese nella sua completezza.
Prodotto di pregio è il cardoncello, un fungo selvatico che si può aggiungere ai sughi per accompagnare primi con pasta fatta in casa, ma è ottimo anche come contorno per le carni o da mangiare da solo sott'olio o gratinato.
La filiera lattiero-casearia rappresenta una punta d'eccellenza grazie ai latticini a pasta filata e ai formaggi sia freschi che stagionati, tra i quali il Pallone e il Fallone di Gravina.

CASSANO DELLE MURGE
La gastronomia di Cassano delle Murge si presenta varia per sapori e odori con le tante combinazioni intorno alle specialità tradizionali da offrire la possibilità di soddisfare qualsiasi esigenza gustativa.
Sono tuttora in uso a Cassano i tipici fornelli all'aperto dove si possono gustare appetitosi piatti cassanesi dalla carn' ca cipodd', le costate di agnellone con cipolla allo spiedo, al capretto e agnello alla brace, alla salsiccia, un insaccato misto di vitello e agnellone, ai fumanti ghiimiridd', gli involtini allo spiedo composti di interiora di agnello o capretto con prezzemolo.
L'8 dicembre, per la Festa dell'Immacolata, si svolge la Sagra delle Pettole, mentre nella terza o ultima domenica di agosto si tiene la Sagra della Focaccia e a novembre la manifestazione Pane e olio in frantoio.

LATERZA
Laterza è la capitale della carne al fornello, con la sagra che si svolge all’inizio di agosto, ma molto caratteristica è anche la Sagra della cialledda, il tipico piatto pugliese della tradizione contadina molto semplice ma molto gustoso dove l'ingrediente principale è il pane di Laterza, che viene bagnato con l'acqua, fatto a pezzi e poi condito con pomodoro, olio rigorosamente extravergine, origano o basilico, cipolle e, per una versione più ricca, l'aggiunta di barattieri (tipici cetrioli pugliesi), o altri ingredienti a piacere.
Molto caratteristica è anche la manifestazione Vini in Maiolica, che si svolge in agosto con la degustazione degli eccellenti vini prodotti nella zona e serviti nelle tipiche ceramiche di Laterza.

I comuni


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