Chiesa di San Domenico
Fu grazie ad una donazione della duchessa Sveva Orsini che la Chiesa di S. Domenico venne edificata e che i domenicani trovarono asilo nel convento che fu fatto costruire accanto alla chiesa. Le spoglie mummificate del defunto marito della duchessa, Francesco II Del Balzo, sono infatti conservate nella sacrestia in ricordo della preziosa donazione. La chiesa al suo interno è composta da un’unica navata in cui sono presenti 5 altari e numerosi dipinti che recano a fianco l’emblema delle famiglie da cui sono stati commissionati.
All’esterno spicca l’imponente campanile fatto edificare dall’architetto Domenico Ieva la cui costruzione terminò nel 1769. Il campanile è interamente realizzato in pietra, alto tre piani e in stile barocco. Nel corso degli anni a seguito delle confische subite dai benedettini il convento venne utilizzato per vari scopi, come sede di un carcere, successivamente dell’azienda elettrica e infine come edificio scolastico.
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