Chiesa di San Pancrazio Martire
Circondata da un oliveto secolare e da uno scaleo, ricordata dai versi di Alfonso Gatto e dalle tele di Clemente Tafuri, è la chiesa dedicata a San Pancrazio, giovane martire durante la persecuzione di Diocleziano del 303 d. C. Circa l’anno di fondazione non si conoscono fonti ufficiali. Il documento storico più antico che ne fa cenno è un atto di fondazione risalente al 1370.
L’attuale configurazione interna dell’edificio risale al 1762, quando il parroco don Gaetano Amodio diede il via ad un programma di radicale revisione dell’impianto adeguandolo al gusto del momento. La chiesa, infatti, si presenta a tre navate, concluse da altrettante absidi, sormontate da semicalotte estradossate. L’altare maggiore, opera dell’artista napoletano Baldassare di Lucca, ospita il cinquecentesco e preesistente polittico raffigurante nella tavola centrale una Madonna con Bambino, mentre nelle tavole laterali sono raffigurati S. Pancrazio e S. Leonardo. La predella sovrastante ospita, invece, otto Apostoli intorno al Cristo Redentore. Infine una cimasa racchiude l’Eterno Padre al di sopra della Vergine e dell’Arcangelo Gabriele. La statua processionale di San Pacrazio, opera di Felice Buonfiglio (1752), è arricchita da una Reliquia del cranio del Santo martire donata a questa parrocchia dal celebre giureconsulto napoletano don Giacomo Dandolfo il 19 novembre 1730. Il 12 maggio si celebra la sua festa liturgica.
Altrettanto nutrita è la devozione alla Madonna del Carmine di antichissima e ignota origine. Il primo “monumento” che ne attesta la presenza è la tavola raffigurante la Madonna Bruna, databile intorno al 1200.
Del 1710 è la statua, mentre nel 1720 sorgeva la prima Confraternita ad essa intitolata. Questo culto si è accresciuto nei secoli ed è vivo ancora oggi nel sentimento dei conchesi, che nel cuore dell’estate ne celebrano solennemente la festa, unitamente ai tanti turisti ospiti nella nostra comunità.
Indirizzo: Salita di San Pancrazio
84010 - Conca dei Marini (SA)
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