Lago Scandarello
Il Lago Scandarello è un bacino artificiale ottenuto mediante lo sbarramento del rio Scandarello nel 1924. La superficie del bacino è di 48.5 ettari, con oltre 10 chilometri di sponde ed una profondità media di 30 metri, mentre il punto più profondo con massimo invaso, ovvero la diga, raggiunge circa 55 metri.
La vegetazione ripariale è molto povera a causa delle continue variazioni del livello, mentre le pendici sono coperte da boschi di latifoglie. La fauna ittica è prevalentemente composta da ciprinidi tra cui spicca la presenza di carpe regine, tinche ed enormi carpe a specchi.
Per gli appassionati di pesca si tratta di un lago molto difficile, che non regala un grande numero di catture, ma sa riservare a chi frequenta le sue sponde emozioni indimenticabili date da catture di pesci di dimensioni da record, come carpe a specchi da 30 kg o siluri da 55 kg. L’invaso è ricco anche di persici reali, persici sole, persici trota, anguille, lucci ed altre specie ritenute meno importanti quali scardole, carassi e alborelle.
Nel giugno del 1944, le truppe naziste in ritirata, minarono con ben 56 quintali di esplosivo la diga del Lago Scandarello. L’incombente pericolo, che avrebbe spazzato via buona parte della vallata del Tronto provocando migliaia di vittime innocenti, fu scongiurato grazie alla coraggiosa azione di un gruppo di giovani amatriciani che non esitarono a mettere in gioco la propria vita, riuscendo a rimuovere l’intero carico esplosivo. L’eroico gesto, con i nomi dei protagonisti, è impresso nel marmo di una lapide incastonata sulla diga.
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