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Castel del Monte

Castel del Monte ad  Andria è un edificio spettacolare e unico al mondo per la sua forma e per la commistione di stili architettonici che richiamano linee arabe e al tempo stesso nordeuropee. Entrato nel 1996 nella lista del Patrimonio dell’Umanità realizzata dall’UNESCO, la sua costruzione risale all’epoca dell’Imperatore Federico II  che tra il 1241 ed il 1246 avviò un progetto di riqualificazione di alcune strutture castellari nei suoi possedimenti.

Dallo studio di alcuni documenti dell’epoca emerge che anche Castel del Monte rientrò in quel programma. Se ne deduce, quindi, che l’edificio fosse preesistente.

L’intervento di Federico II, tuttavia gli fece assumere l’aspetto attuale, di forma ottagonale con torri anch’esse ottagonali in corrispondenza degli spigoli.  L’edificio, disposto su due piani collegati da tre scale a chiocciola poste nelle torri e diviso in sedici sale esagonali, è caratterizzato all’esterno dal contrasto cromatico tra la breccia corallina, la pietra calcarea ed il marmo.

Alcune torri contengono cisterne per la raccolta dell’acqua piovana, altre i bagni. L’edificio conserva un corredo di sculture estremamente interessante, soprattutto per i materiali decorativi utilizzati estremamente vari che spaziano dal mosaico alle maioliche alle paste vitree in una gamma estremamente varia di colori.

Localizzato sull’antica strada che collegava Andria ed il Garagnone, la posizione sopraelevata suggerirebbe una funzione difensiva, smentita però dall’assenza di ponte levatoio e fossato.

La posizione del castello suggerisce piuttosto una relazione diretta con il sole , che lo illumina proprio per la sua particolare posizione, in tutte le ore del giorno. Durante il Medioevo la posizione del sole influenzava profondamente la costruzione degli edifici sacri e la stessa figura di Federico II, appassionato di astronomia, veniva in un certo senso identificato con l’astro.

La funzione del castello, fu comunque con tutta probabilità residenziale, vista la presenza di bagni, camminamenti e lussuose rifiniture. Ma soprattutto, Castel del Monte fu uno dei principali simboli del potere di Federico II, una delle massime espressioni della sua idea di “arte al servizio del potere”.

Le caratteristiche del castello hanno portato ad accostarne la storia a quella dell'ordine dei Templari, la cui presenza a Castel del Monte sarebbe testimoniata dalla raffigurazione del demone Baphomet sull'architrave di una sala e dai resti di un mosaico dei sigilli di Re Salomone. Il castello sarebbe dunquela testimonianza di un rapporto tra Federico II e l'ordine dei custodi del Tempio e, secondo alcuni, sarebbe stato addirittura costruito per custodire  il Sacro Graal.



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