Chiesa dell'Immacolata
Nel viaggio appassionato in Puglia mare, terra e cielo diventano onnipresenti compagni, allo stesso tempo scenari e palcoscenici di fede si stagliano nel nostro cammino come la chiesa dell’immacolata.
La chiesa dell’Immacolata venne eretta su una preesistente cappella medievale tra il 1577 ed il 1580 ed era in origine dedicata a San Francesco di Assisi. Solo successivamente, nel 1830, venne consacrata all’Immacolata in occasione del restauro dell’edificio ordinato dal vescovo Lettieri, al termine del quale la chiesa venne affidata alla Confraternita della Beata Vergine Maria Immacolata Concezione.
Secondo alcuni studiosi, fu l’architetto neretino Giovan Maria Tarantino a progettare la chiesa. A confermarlo sarebbero diverse affinità stilistiche con altre opere del Tarantino, fra le quali la Chiesa di San Domenico di Nardò.
Recenti studi hanno però individuato insieme al Tarantini altri probabili collaboratori che hanno contribuito alla realizzazione della chiesa: si tratta di Angelo e di suo figlio Vincenzo Spalletta, Tommaso Riccio, Donato, Marco Antonio ed Allegranzio Bruno e Francesco delle Verde. A differenza della chiesa di San Domenico però, la facciata della Chiesa dell’Immacolata presenta un aspetto ben più pacato e semplice, suddivisa in due ordini da un aggettante cornicione. Nel prospetto si ripete un motivo stilistico ricorrente in Tarantino: le paraste binate in coppia che qui poggiano su un alto basamento ed inquadrano due nicchie laterali.
Sul portale centrale svetta la statua della Vergine affiancata da due angeli.
Nell’ordine superiore si ripete il motivo delle paraste binate e delle nicchie laterali vuote mentre al centro campeggia un grande rosone.
All’interno la chiesa presenta un impianto a navata unica arricchito da preziosi altari barocchi dedicati a San Giuseppe da Copertino, a Santa Rita, a Maria Assunta, a Maria al Tempio, all’Annunziata ed infine a Sant’Anna.
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